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Finanza e leadership giovanile: l’intervista a Federico Tangorra, Mentor M4U e Associate

di Team Editoriale | M4U

Dopo la maturità scientifica si trasferisce a Milano, dove consegue prima la laurea triennale in Ingegneria Gestionale e poi la laurea magistrale in Management Engineering al Politecnico di Milano.
Nel 2021 Federico vince il contest CEO for One Month promosso da The Adecco Group, potendo così affiancare l’allora Country Manager del Gruppo, Andrea Malacrida. Dopo una breve esperienza di internship in consulenza, Federico inizia a lavorare nel settore dei Servizi Finanziari a Milano, nel 2022, dove tutt’oggi ricopre il ruolo di Associate. Ex-Mentee di Mentors4u, Federico è diventato Mentor del programma nel 2023.

In che modo la tua esperienza come "CEO for One Month" ha influenzato il tuo approccio al Mentoring dei giovani talenti?

Essere stato CEO for One Month mi ha permesso di osservare da vicino quanto un ruolo di leadership possa essere complesso e di rendermi conto di quanto velocemente si debbano prendere decisioni strategiche. Ho imparato l’importanza dell’empatia, dell’ascolto e della capacità di adattarsi, elementi che oggi applico nell’attivitá di Mentoring per aiutare i giovani talenti a sviluppare una mentalità orientata alla crescita e alla risoluzione dei problemi.

In che modo il tuo background accademico può aiutare i Mentee a sviluppare progetti innovativi?

La mia tesi magistrale ha approfondito il ruolo della passione imprenditoriale nel crowdfunding, analizzando come le startup possano attrarre investitori attraverso storytelling e strategia. Uno studio che ancora oggi funge da supporto. Nell’ascoltare i Mentee, cerco di aiutarli a costruire narrazioni efficaci per le loro idee, identificare strategie adatte per implementarle e definire la struttura di progetti in linea con le loro ambizioni.

Come si può utilizzare la gamification nel processo di Mentoring?

Ho avuto esperienze dirette con la gamification, sia partecipando a business game competitivi durante l’università, sia sviluppando progetti in azienda. Integrare elementi di gamification nel Mentoring—come attraverso simulazioni di colloqui o situazioni lavorative, role-playing su negoziazioni o sfide strategiche da proporre ai Mentee —rende l’apprendimento più interattivo e aiuta i Mentee a migliorare soft e hard skills in un contesto realistico e stimolante.

Quale ruolo gioca la passione imprenditoriale nel processo di Mentoring e come può essere coltivata?

La passione imprenditoriale è il motore della perseveranza e dell’innovazione. Nei miei studi e nel mio percorso lavorativo ho analizzato come il coinvolgimento emotivo possa fare la differenza tra successo e fallimento. Per coltivarla nel Mentoring, incoraggio i Mentee a sperimentare, a cercare feedback continui e a vedere gli ostacoli come opportunità di crescita, supportandoli con esempi pratici e casi di successo.

Quali consigli daresti ai giovani che vogliono trasformare le loro idee innovative in realtà imprenditoriali? In che modo il Mentoring può supportare la fase di sviluppo di un'idea imprenditoriale?

Lavorando in aziende in continuo contatto con realtà imprenditoriali, ho visto quanto sia cruciale validare le idee prima di ogni altra cosa. Ai ragazzi consiglio di costruire un business case che sia il più solido possibile, definendo metriche chiave e dimostrando uno studio approfondito del mercato. Il Mentoring può rappresentare un grande supporto nella fase di progettazione. Offre accesso a networking, suggerimenti sulle strategie di fundraising e una guida su come presentarsi agli investitori. Penso che, grazie a questo aiuto in più, un’intuizione possa avere maggiori possibilità di trasformarsi in un progetto concreto e sostenibile.


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